Pedodonzia
La branca dell’odontoiatria che si dedica alla salute orale dei bambini

Pedodonzia: come prevenire e curare i problemi dentali dei bambini
Poiché le abitudini e le attitudini positive alla salute si instaurano fin dalla prima infanzia, è importante che l’istruzione dei genitori, in particolare della madre, sulla prevenzione della carie e delle infezioni dentali inizi anche prima della nascita.
È consigliabile da subito detergere le gengive e le mucose immediatamente dopo la poppata (o almeno due volte al giorno) utilizzando una garzina inumidita con soluzione fisiologica e avvolta attorno al dito.
Secondo alcuni autori questo tipo di stimolazione meccanica potrebbe aiutare a ridurre il fastidio che spesso si accompagna all’eruzione dei primi denti.
Quando il bambino comincia ad avere una certa manualità si può iniziare a farlo “giocare” con lo spazzolino, naturalmente in presenza del genitore che nei primi anni deve comunque effettuare l’igiene orale.
In seguito, per insegnare al bambino a usare lo spazzolino, è utile che i genitori si lavino i denti insieme a lui, in modo che possa apprendere per imitazione.
L’abilità a usare il filo si sviluppa non prima degli 8-9 anni di età e quindi fino ad allora deve provvedere il genitore.
Nell’affrontare il paziente pediatrico non bisogna mai dimenticare che il bambino necessita un approccio idoneo e personalizzato.
Il trattamento del bambino, così come quello dell’adulto, è associato spesso a intense manifestazioni comportamentali di tipo ansioso o addirittura fobico, definite come ansia od odontofobia.
Quest’ultima consiste in uno stato non controllabile di paura nei confronti del trattamento odontoiatrico che si può manifestare al solo pensiero della cura, e che genera un forte stress e si può acuire già dall’ingresso nella sala d’attesa.
Per tentare di evitare che ciò si verifichi, è necessario prestare molta attenzione a quello che si dice e a quello che non si dice.
È necessario infatti, nella cura di un paziente pediatrico, potenziare la propria capacità personale di stabilire con il piccolo un atteggiamento di condivisione:di “come” si sente il bambino, di come possa essere aiutato, di ciò che accade nella cura e di quello che verrà fatto nella sua bocca, passo per passo.
Risulta fondamentale l’utilizzo di un linguaggio adeguato all’età del paziente: semplice, chiaro, che trasmetta sicurezza e tranquillità.
Questo consentirà un aumento dell’empatia e la formulazione di un patto terapeutico tra team odontoiatrico e bambino, anch’egli attore protagonista del trattamento in corso.
Una ulteriore forma di interazione all’inizio o alla fine del trattamento può essere rappresentata dal gioco: il trapano diventerà un “pulitore magico”, un guanto gonfiato con dell’aria diventerà un palloncino.
Queste attenzioni, che rassicurano i piccoli pazienti e li rendono maggiormente collaboranti, permettono di comprendere l’utilità di poter gestire al meglio gli episodi d’ansia nell’ambiente odontoiatrico.
Riducendo le manifestazioni comportamentali (che interferiscono con la cura e accrescono le difficoltà di relazione col bambino) e le percezioni negative, si sostiene la possibilità di un trattamento senza difficoltà anche in età adulta.
Per sottoporsi a un trattamento ortodontico non ci sono limiti di età,anche in età adulta si possono avere buoni risultati. Con l’ortodonzia possiamo diminuire o addirittura prevenire lo sviluppo di problemi dentali.
La malocclusione può influenzare la postura: i dolori alla schiena possono essere anche la conseguenza di una malocclusione dentale.
La malocclusione può essere responsabile di disturbi cervicali: chi è colpito da questo disturbo accusa mal di testa e cefalea,mal di denti,vertigini e acufeni indolenzimento dei muscoli mandibolari,bruxismo,scricchiolii,blocchi momentanei della mandibola.
Riequilibrando l’articolazione temporo mandibolare e risolvendo la malocclusione,le tensioni cervicali scompaiono insieme al dolore.
Prenota una visita con il nostro specialista per il trattamento ortodontico, ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta.
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche ogni persona, anche con un’elevata salute del cavo orale, dovrebbe fare richiami di igiene dentale almeno ogni 6 mesi.